venerdì 6 maggio 2011

SORELLE.

 Tracklist: "You're My Best Friend" - Queen

Siamo sorelle.
Lo sento, sai?
Non è il sangue che ci unisce. Non riesco a capire cosa ci unisca. Ti ho voluto bene quasi esageratamente e da subito. A volte, lo ammetto, mi sono stupita della rapidità di questi sentimenti, mi sono arrabbiata, sono riamasta delusa, ti ho fatta arrabbiare, ti ho delusa; altre non vedevo altra via di vita oltre alla tua presenza.
Ti ringrazio comunque,
perchè le emozioni che mi fai provare sono comunque grandissime.
Ti voglio bene
spero tu lo riesca a capire.
Se a volte ho paura che tu non ci sia più
è perchè ti voglio bene.
Se spesso ti cerco, quasi assillandoti
è perchè ho paura tu non ci sia più
ed è perchè ti voglio bene.
Chiamalo difetto, paranoia, delirio, mania, fissazione, ossessione...
dagli il nome che vuoi...
Io lo chiamo "Amore".




"Ma un amore simile non era neanche una malattia, era un cancro! Un cancro. Come un cancro che a poco a poco invade gli organi col suo moltiplicarsi di cellule, il suo plasma vischioso di male, e più cresce più divieni cosciente del fatto che nessuna medicina può arrestarlo, nessun intervento chirurgico può asportarlo, forse sarebbe stato possibile quand'era un granellino di sabbia, un chicco di riso, una voce che grida egò s'agapò, un amplesso mentre il vento fruscia tra i rami d'olivo, ora invece non è possibile perchè ti ruba ogni tuo organo, ogni tessuto, ti divora al punto che non sei più te stessa ma un impasto fuso con lui, un unico magma che può disfarsi solo con la morte, la sua morte che sarebbe anche la tua morte, così tu mi avevi invaso e mi stavi divorando, ammazzando. V'è una caratteristica lugubre negli ammalati di cancro: appena capiscono che esso ha vinto o sta per vincere, cessano di opporgli i farmaci, il bisturi, la volontà e si lasciano uccidere con sottomissione, senza maledirlo, neanche rimproverarlo del martirio che esige. Il-mio-male, lo chiamano con affettuosa indulgenza, quasi fosse un amico, un padrone, o un possesso di cui non possono fare a meno, e quel mio risuona a volte con accento soave: lo stesso che gorgogliava nella mia voce appena pronunciavo il tuo nome."
[Un uomo - Oriana Fallaci]






Eccolo. Ecco cos'è: è un cancro.
Che il mio male sia tuo male
e che il tuo male sia mio male
e la speranza che insieme noi riusciamo sempre a tornare a galla
e a far diventare un cancro, un amore.
Sorella mia, ti voglio bene al punto che il bene per te diventa un grande obiettivo.
Sorella mia, ti voglio un bene che, sì, io riesco a diventare te e ad agire per il tuo meglio e rendere il tuo bene, un mio bene.
Sorella mia, ti voglio un bene che non tutti capirebbero.
Sorella mia, ti ringrazio per la tua esistenza
e
perchè è stata incrociata con la mia.


 Dedicato alle mie sorelle. 





                                                              


Anita.

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