lunedì 26 settembre 2011

UN PICCOLO PIANETA E UN GRANDE GIRASOLE IN ESSO.



NESSUNO SE NE RENDE CONTO ED E' ORA CHE QUALCUNO LO RACCONTI, SI, ANCHE A RIME: LA STELLA PIU' BELLA CHE VEDETE, LASSU' NEL CIELO, NON E' ALTRO SE NON UN GIRASOLE GIGANTE RADICATO IN UN PIANETA TROPPO PICCOLO CHE, PER AMORE DEL SUO AVERE, GIRA SU SE STESSO PERCHE' LA LUCE DEL SOLE BATTA SEMPRE SUL SUO "SORRISO".




Sono un girasole                                                                                         Sono un pianeta
sono grande                                                                                               e sono piccolo.
sono fatto di piccoli
raggi 
di sole.
Sono abile

in mosse
per inseguire 
il mio amore.
Ho un sogno
ed è di volare,
ma sono solo un
grande girasole
fatto di piccoli 
raggi 
di luce.

E' la storia di un piccolo pianeta quella che sto per narrare
e la storia di un grande girasole in esso che la va a determinare.
E' un girasole grande, mai sazio di sogni e di luce,
della vita e della pace che il suo sole gli produce.
Sente in sè la stanchezza di una radicalità
ma con sincerità ama le sue mamme
che nel suo centimetro di libertà
lo rendono il più grande.
Si tratta di un piccolo pianeta
quello in cui esso poggia
derivato da delirio di una cometa
che oltre a stanchezza null'altro sfoggia.
Sfinito del viaggiare e del buio da cui fuggiva
fece nascere vicino al sole la sua nuova vita abusiva.
Nacque di luce, di sogni e di pianto
quel girasole cresciuto con il canto.
Piccolo e fiero nel suo pianeta padre
cresceva fantasticando un futuro da amare.
Sentiva il suo pianeta ormai vecchio e fiacco
ma non osava mai dargli del vigliacco.
Aveva quella sensazione di non volerlo tradire
ma nel suo cuore non riusciva a gioire.
Il girasole voleva viaggiare fino allo stremo
il suo padrone era staanco e senza pensiero,
finchè il pianeta non vide suo figlio appassire
e all'improvviso sembrò capire:
"Di sicuro ha bisogno della luce e del calore".
L'antica cometa decise allora di girare
solo su se stessa, con meta ambita il sole
che la punta del fiore non doveva mai smetter di scaldare.
Il padre premuroso vide così suo figlio rinascere
senza alcuno sforzo che non gli chiedesse la pace.
Il girasole continuava a splendere:
ogni raggio di luce, lo rendeva efficace.

Questa è la storia di una cometa che
stanca di volare
si mise a pensare
al suo unico figlio:
un girasole
che come nome faceva "sorriso".

Questa è la storia di un piccolo pianeta
che si mise a girare
per rendere il suo girasole
la più bella stella da vedere.










































lunedì 19 settembre 2011

OMAGGIO AL TRAMONTO CHE SCRIVE.


CIELO SERENO
GRAZIE PIOGGIA:
NUVOLE.
CON LE NUVOLE IL CIELO
E' A RIGHE.
PIOGGIA CHE SCRIVE NUVOLE IN CIELO.







domenica 18 settembre 2011

WAITING FOR THE THUNDER.

"Fool in the rain" - Led Zeppelin
"Rain" - Guano Apes

Lei era lì, seduta a fumare una sigaretta, forse l'ultima della giornata. Uno spazio c'era tra i due alberi, ma le foglie non coprivano la visuale, solo il buio l'ofuscava. Gli alberi davanti a lui si spalancavano in un passaggio cupo e con le loro punte sembravano sollecitare il cielo a far scendere la pioggia. Le nuvole minacciavano il sereno, prensendo il sopravvento e portando con sè il fresco vento notturno. Angela sentiva il fumo grattarle la gola, ma espirava con sollievo.
La pioggia stava per scendere.
In un soffio di vento
il cielo
emise
una lacrima.
Nella fantasia della notte
altre sorelle
la seguirono.
L'ombra del fumo
vagava
insonne
per il marciapiede.
Il vento
suonava
l'armonica
in una triste melodia
e il suo fresco
trapassava
i sogni.
Angela iniziò a bagnarsi, ma rimase ferma a spiare i movimenti del cielo. La pioggia iniziò a scendere instancabile e con lei la sua forza. Ogni tanto un fulmine squarciava il cielo in lontananza.




Hai mai desiderato cavalcare un lampo? L'ho visto ieri sera, così lontano, sfuggevole. E' durato poco. Luce nel buio. Terrore della notte. Ha illuminato l'orizzonte evidenziando i contorni del mondo. Una lunga scia di pioggia irrompente nell'oscurità. Un raggio di elettricità. Rabbia, dolore, sapore che di bene in male interrompe la monotonia e il tuono che tenta di seguirlo. Hai mai provato a cavalcare un fulmine? E rimanere poi sollevata a mezz'aria, abbandonata dall'istantaneità scomparsa con il suo fascino. Quella luce, quel bagliore che negli occhi permane e il corpo lasciato a se stesso, la mente occupata dal vuoto, pesante che vola indecisa, ma sicura. Con la sicurezza che hai appena cavalcato un lampo.

Ma aspettava il tuono, Angela. Il fulmine che aveva diviso il cielo in due proprio davanti ai suoi occhi era troppo silenzioso.Aspettava serena il suo boato, il suo lamento. Lo immaginava vibrante e di dimensioni a malapena pensabili. Incuriosita, ma delusa, la mente di Angela volava e la sua mano, con soddisfacenti gesti abitudinali, portava la sigaretta alla bocca per calmare il suo animo vizioso. La pioggia continuava a scendere e lei corse sotto ad una terrazza e lì finì la cicca.
Un tonfo
un boato
un lamento
un tuono
interruppe i suoi pensieri e la spinse a guardare il cielo: era la voce del fulmine in tutta la sua potenza.

Tornò a guardare davanti a sè: pioggia. Lanciò il mozzicone a terra, tra i sassi, anche se ancora fumava e aspettò che il vento avesse trascinato con sè la cenere e che una goccia di pioggia la spegnesse, per poi tornare immersa nel suo libro.
 


sabato 10 settembre 2011

LIKE A GOD I MAKE UP AND I BREAK UP.

@ Come un dio creo e distruggo - Happening Artistico Lamanaif
 

Come un dio creo e distruggo
artista
nella vita
uomo
dio
sopra solo nuvole
buio 
vita
nulla
come un dio creo e distruggo
faccio vivere
me stesso
più di me
più me
creo vivo
rendo vivi
uccido
ammazzo vite
idee novità
sono un dio
sono io.
Lasciami stare
non so chi sono
non mi parlare 
fa solo 
ciò
che 
voglio io.
Ti creo
vivi
ti uccido
vivi.
Fa ciò che vuoi
io sono un dio
creo e distruggo.
Uomo 
artista
dio.