"Richiamò alla memoria visi di persone care, di amici, di parenti, estranei, di avversari, volti di fanciulle in fiore, ora vecchie e cadenti, volti ormai celati in una tomba, ma che la memoria rendeva freschi e soavi come un tempo: occhi vivaci, sorrisi smaglianti. Potenza dello spirito che si manifestava attraverso la maschera terrena e che parlava di eternità e di bellezza oltre la morte..."
[Le avventure di Oliver Twist - Charles Dickens]
Pensava al vuoto, pensava all'arte. Parlva con ricordi e si lasciava trasportare da musiche sconosciute. Sentiva i tamburi e il suo spirito ballare a tempo. Passeggiava per quei borghi, ogni tanto si lasciava rapire da un lampione o da una scritta che lo faceva sorridere, ma incapace di esternare le emozioni. Camminava impassibile per le vie della sua mente.
Gli piaceva quello stato di trance, quei sentieri semi-bui che lo risucchiavano in una fuga premeditata. Adorava questo infinito nel quale immergersi senza limiti perchè lui aveva scelto di non scegliere i limiti.