domenica 10 luglio 2011

SOFIA.

Tracklist:"Angel" - Jimi Hendrix

Ecco che è arrivato il momento
lo sospettavo
e
con angoscia
lo aspettavo.
Il tempo
l'ho sempre riconosciuto
come limite
ma mai ho voluto
ritenerlo
razionale.
Con lei
è stata una Vita.
Una Vita
mi è rimasta come suo ricordo.
Mi conosce
mi sa
mi aiuta
mi salva.
Nella memoria
trapela
non molto bene distinto
il primo incontro,
la scuola
il banco vuoto
colmato dalla sua sapienza.
I sorrisi
lo studio
la pazzia
l'ammirazione.
Pian piano mi stavo affezionando a lei.
Stava diventando una sorella.
E' diventata una sorella.
Proteggevo il suo sorriso
proteggo il suo sorriso.
L'ascoltavo
l'ascolto.
Le parlavo
le parlo.
Era parte delle mie giornate.
E' parte delle mie giornate.
Ho imparato a conoscerla
a scrutarla
a capirla.
Come quella volta
che con occhi sbarrati
guardava la neve
per la prima volta.


I suoi occhi sono lucidi: vogliono piangere, ma non ne vedono motivo: non c'è alcuna tristezza. Se lo aspettava, questo momento, ma non l'aveva mai nutrito di illusioni: è una ragazza concreta lei, glielo aveva insegnato la vita. Ma ora è felice. Vorrebbe avere sua madre qui, sua sorella con la sua famiglia, l'amato cagnolino scodinzolante, le sue amiche, i suoi amici. Chissà se loro avrebbero mai avuto la sua stessa occasione, quell'occasione che la sta rendendo tanto felice. Eccolo il desiderio di conoscere, di scoprire e la paura della delusione. Vuole uscire all'aperto e urlare: "ALLORA E' QUESTA LA NEVE!", ma deve rimanere dall'altra parte del vetro, a guardare affascinata. Ma anche questo le va bene: l'attesa aumenta il desiderio, e così per conoscere la neve, e così per riavere i suoi cari.

Le mancavano i suoi cari.
Sua madre.
Le avrebbe fatto piacere vivere una simile esperienza
con lei.
Tutto questo la formava
tutto questo le aveva fatto conoscere persone importanti
tutto questo l'aveva fatta Vivere
come lei voleva
come la Sofia che avrebbe voluto
da sempre
Essere.

Fissava il vuoto. No, non il vuoto: fissava il fiume. L'avevo portata lì, in quell'angolo di paradiso perchè sapevo che lei avrebbe capito, sapevo che si sarebbe rilassata, avrebbe Vissuto la Pace. Fissava il sole che nell'acqua danzava instancabile. "Guarda Sofi. Lo vedi il sole? L'acqua ci permette di non distruggerci le cervicali per ammirarlo e gli permette di ballare, di riflettere, di fa sognare..." L'avevo buttata sullo scherno, in fondo sapevo che c'era bisogno di sdrammatizzare. Lei capiva e anche al momento aveva capito. Sorrideva. Ogni tanto ci fermavamo a parlare con rivelazioni, stati d'animo, pillole di Vita. Era riposata, sapevo che quel momento l'avrebbe portato nel cuore.

Anche a lei
piace
Vivere.
Scommetto che lì a casa
cercherà di vedere
quello che finora
non aveva notato.
So bene
che
questo viaggio
le ha fatto ritrovare se stessa
e se non ritrovare
almeno accettare
senza timore
del giudizio
altrui.
Perchè è lei che conta
e lei conta.
Lei è Grande.
Guardami Sofi,
ricorda questa pazzia
questa gioia
questa Vita.
Sofi,
ricorda
l'infanzia e
Vivila.
Sofi,
Vivi di fantasia
ma non rifiutare la realtà.
La fantasia può essere bella.
La realtà può essere bella.
Spero di avertelo trasmesso.
Un abbraccio,
                     sorella.
Porta con te il mio sorriso!


3 commenti:

  1. una persona Grande ed un'amica speciale. bell'incontro. fantastico incontro! =)
    p. otter

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  2. Hai capito al volo! Ci capiamo... forse comprendi meglio tu, anzi, ne sono convinta! ;)

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  3. sono
    senza
    parole.
    Davvero Marta, sai leggermi meglio di me stessa. Sul serio, non so cosa dire.
    Ti voglio bene sorella, continua con il tuo sorriso, con il tuo bello modo di vedere la vita, la voglia di vivere e con la gioia che distribuisci a tutti attorno a te. Mi mancherai.
    Sofi

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