mercoledì 11 gennaio 2012

AMA, MA NON DIRLO A NESSUNO.

Questa era la storia di una persona che aveva scoperto tante cose e tutte da sola.
Era una persona che aveva scoperto l'amore, la ragione, l'ideale, la propria testa, la necessità.
Era una persona felice, felicissima, ma lo doveva nascondere a se stesso e agli altri:
il minimo segno di felicità poteva essere malinterpretato.

Questo post è interamente dedicato al romanzo 1984 di George Orwell e con piccole variazioni. Ma non è un post distopico, fantastico, finto: è un post vero, vissuto e per metà invisibile agli occhi.

Questa era la storia di una persona che amò, Winston Smith. Aveva scoperto di amare scrivendo un diario.
Cosa amava? La propria mente. La società, il mondo che lo circondava non glielo permettevano. Nemmeno nei muri della sua stessa casa poteva essere se stesso. Era perennemente osservato dal Grande Fratello, quale capo di Stato, che aveva trasformato gli abitanti di Oceania, il posto in cui viveva, in androidi, senza forma di pensiero, senza ricordi del passato e senza aspirazioni per il futuro.
Winston aveva un grande difetto: lui sognava. Sognava un modo per sfuggire a questo controllo sulla mente e comprò un diario segreto al mercato nero. Dovette nasconderlo. Se l'avessero trovato, sarebbe finito in prigione, lobotomizzato, statua muta in un mondo che lo possiede.
Winston scrisse nel suo diario. Esagerò: scrisse una frase contro il partito da cui era dominato.
Nascose il diario.
Winston fece un altro grande errore.
Winston amò.
Winston conobbe Julia e finì per amarla, per volerla, per non voler nascondere tutto questo.
Winston amava Julia.
Il fato volle che Winston fosse sfortunato: Julia amava Winston.
Non c'era altro da fare: che si amassero! Loro non potevano davvero far altro.
Tentate voi di impedire l'amore!
Winston amava ed era felice, ma dimostrava di non amare e di non avere sentimenti. Poteva amare, ma doveva nasconderlo. Nascondere il motivo della sua felicità.
La minima ruga distesa, di rilassamento, il minimo sguardo perduto nel vuoto sarebbe stato fatale e decisivo: il Grande Fratello l'avrebbe individuato e neutralizzato.
E allora? Lui era felice. Amava. Aveva una propria idea. Aveva una mente libera.
Era ostacolato solo dagli altri, ma LUI era felice e anche se non lo poteva dimostrare, lo era.

Meglio essere felici, ma doverlo nascondere che non esserlo e dimostrarlo.

Ora... questa è la storia di quest'uomo che finì per essere scoperto, venne lobotomizzato e trasformato in androide insieme alla ragazza che amava, Julia.
Questa è la storia di Orwell che io stessa ho personalizzato per non offendere il caro scrittore.

Ebbene adesso scriverò quello che avrei voluto succedesse: non cambierebbe il corpo della storia perchè è così, come ho già spiegato è verità, è realtà, è necessità. Cambierò il finale: Winston e Julia morirono, abbracciati, uccisi dall'amore e nell'amore. Soffocati dalla realtà, emigrati nei sogni. Winston e Julia annegarono nella formazione di una mente sola. Winston e Julia divennero un corpo solo. Winston e Giulia si trasformarono in "un pesante blocco di vetro, curvo da un lato e piano dall'altro, che aveva quasi la forma di un emisfero. Sia il colore che la struttura del vetro presentavano una sorta di strana trasparenza, come di acqua piovana. Al suo interno, ingrandito dalla superficie ricurva, era visibile un oggetto bizzarro, roseo e spiraliforme, che faceva pensare a una rosa o a un anemone marino.
- Che cos'è? - chiese Winston, incantato.

- Corallo, è corallo - 
....
- E' un bell'oggetto! E' davvero un bell'oggetto! - ".

E si amarono, si amarono, completamente, profondamente, a pieno.


Non era una morte vera e propria quella che raggiunse loro: era una speranza.
I loro occhi videro il Fratello Maggiore sprofondare nell'immensità d'immondizia del Paese che dominava e videro i loro corpi elevarsi nella profondità dell'amore, della ragione, dell'ideale, della loro testa, della necessità.

I loro corpi furono ritrovati abbracciati, pieni di vita, ma senz'aria, senz'acqua e senza cibo.

2 commenti:

  1. ho sempre pensato anch'io che doveva finire in un'altra maniera. tipo che stessero insieme, che lui non dovesse rinnegarla, infatti.

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    1. Esatto. Ho dato a questo mio desiderio talmente tanta importanza da dedicargli un post.
      E' il mondo che ho creato in cui va tutto alla perfezione.
      Grazie di essere passata Kat!

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